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Meno avventurosa e di più semplice realizzazione è stata l'escursione a Samkar, sul lago Inle. Ma certo non meno faticosa, perché le 2 ore abbondanti di barca sia in andata che al ritorno lasciano il segno...... sul fondoschiena!!
Samkar, come diciamo anche nella pagina dedicata al lago Inle, è una località rimasta nascosta per anni e in cui l'accesso ai visitatori è stato consentito solamente dal 2003. Fino a poco tempo fa era obbligatorio essere accompagnati da una guida Pa-O. Questo obbligo è stato ora rimosso, ma la zona continua comunque a rimanere ben lontana dal turismo di massa.
Abbiamo così approfittato dell'occasione di un breve soggiorno al lago per farvi un salto. Navigando in direzione sud, il lago si restringe fino a diventare un lungo canale dal quale è possibile scorgere i villaggi collocati su entrambe le sponde. Nonostante le scomodità.... sedentarie, il viaggio è ampiamente ricompensato da paesaggi di incomparabile bellezza.
Arriviamo finalmente a Samkar, antica residenza di un principe ereditario Shan. Le antiche pagode che testimoniano della gloria passata sono ancora lambite dall'acqua del lago, che durante la stagione delle piogge le ricopre quasi interamente.
Terminata la visita al complesso archeologico e al villaggio adiacente, tornando indietro ci fermiamo per il pranzo presso un ristorante sul lago gestito dall'associazione dei PaO, istituitasi per conservare il fragile ambiente del lago e preservare la cultura di questa particolare etnia.
Siamo gli unici ospiti, e la vista dal ristorante ci regala un altro spettacolo.
Dopo il pasto e prima di riprendere la via di casa, una sosta è obbligatoria all'antico complesso di Tharkong, risalente ad almeno 500 anni fa.
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