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Il Myanmar è un paese che si trova lungo la costa orientale del golfo
del Bengala e del mar delle Andamane, nel sud-est asiatico. Il Paese si
estende su una superficie di quasi 677.000 chilometri quadrati (261.228
miglia quadrate). E' il paese più grande della regione del sud-est
asiatico, situato tra 9°30' e 28° 30' N latitudine e 92° 10' e 101° 10' E
longitudine, confina con Bangladesh, India, Cina, Laos e Thailandia.
La denominazione Birmania (dal 21 ottobre 2010 ufficialmente Repubblica
dell'Unione del Myanmar) deriva dal nome dello stato in lingua locale
colloquiale, legato all'etnia maggioritaria dei Bamar. Solo nel 1989 il
nuovo nome Myanmar venne
imposto dalla giunta militare soppiantando quello precedente di
Birmania, nome ufficiale dal 1948 al 1989, come avvenne per Rangoon,
ora Yangon.
Il 27 marzo 2006, la giunta militare ha spostato la capitale da Yangon a Pyinmana, ufficialmente rinominata "Naypyidaw", cioè "sede dei re".
La Repubblica dell'Unione di Myanmar ha adottato una nuova bandiera nazionale il 21 ottobre 2010, per
sostituire quella della repubblica socialista in uso fin dal 1974. La
nuova bandiera è stata introdotta insieme alle modifiche al nome
ufficiale del paese e all'inno nazionale, oltre ad una nuova Costituzione, precedente alle elezioni generali tenutesi a novembre 2010.
La bandiera ha tre strisce orizzontali di colore giallo, verde e rosso, con una stella bianca a cinque punte nel mezzo.
I tre colori delle strisce vogliono simboleggiare la solidarietà, la pace e la tranquillità, il coraggio e la risolutezza.
CLIMA
In generale, in Myanmar si considerano 3 stagioni:
- Stagione Fredda: da ottobre a febbraio (temperatura media 20-24° C)
- Stagione Calda: da marzo a maggio (temperatura media 30-35° C)
- Stagione delle piogge: da giugno a settembre (temperatura media 25-30° C)
Il Myanmar può comunque essere visitato durante tutto l'anno, indipendente- mente dalla stagione.
Anche durante la stagione umida, mentre Yangon riceve frequenti piogge,
le precipitazioni a Bagan e Mandalay al contrario sono molto basse. Il
clima intorno al Lago Inle e nello Stato Shan meridionale è di solito
gradevole tutto l'anno, ma freddo durante le notti da dicembre a
febbraio.
RELIGIONE
Il buddismo theravada è la religione dominante. Esistono altre
religioni minoritarie, comprendenti il cristianesimo, l'islam e
l'induismo.
CULTURA
Il Myanmar è situato fra due nazioni culle di civiltà millenarie, pieni
di storia e di fascino, come India e Cina. La cultura del paese ha
subito in gran parte pesanti influenze indiane, che si sono intrecciate
con tradizioni locali e influenze cinesi. Nonostante ciò, il paese ha
sviluppato una propria identità e una propria cultura, che lo rendono
oggi unico e inconfondibile.
LA POPOLAZIONE
La popolazione del Myanmar è il prodotto della combinazione di tre grandi migrazioni: Tibeto-Birmani,
Sino-Thailandesi e Mon-Khmer. Il Myanmar ospita anche numerosi gruppi
di minoranze etniche con proprie culture distinte, che convivono da
tempi lontani. In generale, le divisioni amministrative all'interno del
paese sono popolate dall'etnia Bamar, mentre i singoli stati sono
dominati dalle rispettive minoranze etniche. Secondo l'ultimo censimento del 2010, il Myanmar ha una popolazione di circa 60 milioni di abitanti, più del 69% dei quali sono birmani, il resto è suddiviso tra Kachin, Kayah, Kayin, Chin, Mon, Rakhine e Shan.
La maggioranza dei birmani sono persone incredibilmente cordiali e
gentili, e faranno del loro meglio per farvi sentire i benvenuti nel
loro paese.
UN PO' DI STORIA
I
primi insediamenti umani nella regione birmana risalgono a circa 13.000
anni fa. Tuttavia, il primo popolo civilizzato ad aver abitato le
sponde del fiume Irrawaddy fu quello dei Mon, probabilmente nel 3000
a.C. Nel I secolo a.C. questa zona venne abitata dai Pyu,
una popolazione dedita al commercio con Cina e India, il cui predominio
durò fino alla metà del IX secolo.
I Birmani, o Bamar, cominciarono a migrare dal Tibet verso la valle
dell'Irrawaddy nel IX secolo. Nell'anno 849 stabilirono un regno potente
con capitale Bagan, chiamato comunemente primo impero birmano. Verso la
fine del Duecento i Mongoli invasero il regno, ma nel 1364 i Birmani lo
ristabilirono ad Ava, che venne a sua volta saccheggiata dagli Shan nel
1527.
Nel frattempo, i Mon si erano ristabiliti a Pegu (Bago), divenuta un importante centro commerciale e religioso.
Molti Birmani fuggiti da Ava migrarono a Toungoo, dove nel 1531
fondarono il regno di Toungoo sotto il comando di re Tabinshwehti, che
riunificò la Birmania dando vita al secondo impero birmano. La
ribellione interna dei Mon, aiutati dai francesi, condusse al crollo del
regno nel 1752.
Una nuova dinastia, quella dei Konbaung, riprese ben presto il
controllo del paese. Il capo del piccolo villaggio di Konbaung,
Alaungpaya, nel 1759 riunificò il paese costituendo così il terzo impero
birmano. Sotto questa dinastia la Birmania arrivò anche ad occupare il
Siam, ma la Dinastia Qing della Cina, spaventata dall’espansione
birmana, tentò di invaderla quattro volte dal 1766 al 1769, ma senza
successo. L'impegno sostenuto per respingere le invasioni cinesi portò
alla perdita del controllo del Siam. Dopo le guerre Anglo-Birmane del
XIX secolo la Birmania sconfitta divenne una provincia dell'India britannica con capitale Rangoon.
Nei
decenni precedenti la seconda guerra mondiale nacque e si sviluppò, soprattutto fra gli studenti universitari, un movimento per
l’indipendenza che, a guerra iniziata, si alleò con i giapponesi contro
l’impero britannico.
Il neonato esercito birmano (guidato dal generale Aung San)
insieme a quello del Giappone sconfissero gli inglesi e nel 1942 i
britannici furono espulsi dalla maggior parte del territorio. Tuttavia, i
giapponesi si comportarono ben presto come una potenza imperialista, e
l’AFPFL (Lega Libera delle Persone Antifasciste), guidata sempre dal
generale Aung San, fu costretta a richiedere aiuto all’Inghilterra. I
giapponesi furono cacciati dalla Birmania nel maggio 1945, e il paese tornò in mano britannica.
I negoziati per l'indipendenza si conclusero con successo il 27 gennaio
1947. Ma il 19 luglio 1947 (ancora oggi celebrato come “giorno dei
martiri”) Aung San ed alcuni suoi compagni vennero assassinati da rivali
politici.
Il 4 gennaio 1948 la nazione divenne una repubblica indipendente, conosciuta come Unione della Birmania.
La figlia del generale Aung San, Daw Aung San Suu Kyi, rientrò in
Birmania nell'anno 1988 fondando un nuovo partito, la Lega Nazionale per
la Democrazia. Da allora si batte per instaurare un regime democratico
nel paese. Per i suoi sforzi e per la scelta della "non violenza" è
stata insignita del Premio Nobel per la Pace nel 1991.
Da segnalare inoltre che nel 1961 un birmano, U Thant, venne eletto
segretario generale dell'ONU; era il primo presidente non occidentale a
dirigere l'organizzazione internazionale.
Per approfondire: Storia della Birmania